Questo album registrato nel 1967, ma uscito soltanto nel 1971, è la prima testimonianza del sound di Canterbury. Chiamato, in alternativa, Jet Propelled Photographs, già propone uno stile alternativo e sperimentale rispetto alla musica del tempo.
In tutto sono nove pezzi. Due portano la firma di Robert Wyatt, uno di Wyatt-Allen. Tre portano la firma di Kevin Ayers e tre quella di Hugh Hopper. Quest'ultimo non era ancora un membro ufficiale della formazione, ma già ex membro dei Wilde Flowers, continuò a collaborare con i compagni di viaggio di quello che si può chiamare il Progetto Soft Machine, non ancora decollato con un album ufficiale.
That's How Much I Need You Now, porta la firma, e lo stile di Robert Wyatt. E' uno dei tanti piccoli capolavori che il batterista-vocalist compone per i primi dischi del gruppo. La sua voce inconfondibile è qui supportata dalla tessitura pianistica di Ratledge.
Save Yourself , sempre di Wyatt, è invece un pezzo più complesso, tutto il gruppo è coinvolto anche se spicca l'organo solista di Ratledge e il controcanto di Kevin Ayers. Il pezzo verrà in seguito inserito anche nel primo album ufficiale del gruppo.
I Should've Know invece è composto da Hugh Hopper, che non suona nella lunga traccia di ben oltre i 7 minuti. Da notare il pezzo solista della chitarra di Daevid Allen e quello della batteria di Wyatt.
Di gran lunga il pezzo migliore dell'album, insieme a Memories non a caso composto dallo stesso futuro bassista del gruppo.
Jet Propelled Photographs invece è di Kevin Ayers, il cantante duetta con Robert Wyatt in questo pezzo più dadaista che rispecchia lo stile di Ayers anche dopo l'abbandono dei Soft Machine.
When I don't Want You è il secondo pezzo composto da Hugh Hopper, costruito sempre sulle doti vocali di Robert Wyatt e la tessitura delle tastiere di Ratledge, le atmosfere sono rilassate rispetto ai due pezzi precedenti, in classico stile Soft Machine prima maniera.
Memories è la riproposizione del successo dei Wilde Flowers, nato per la voce di Wyatt è composto da Hugh Hopper (che al tempo era il bassista dei Wilde Flowers). Un pezzo senza tempo, anche se più raffinato, in questa versione che nell'originale.
You Don't Remember, frutto della collaborazione dei due maghi Wyatt e Allen è un pezzo che si fa ascoltare, ma non un capolavoro.
Così come non è un capolavoro questo She's Gone di Kevin Ayers, ancora molto legata al beat primi anni '60, e dove spicca soltanto la voce del solito Wyatt.
Nemmeno I'd Rather be with You , sempre di Ayers, va oltre il ritmo beat targato '67, anche se spicca, oltre il solito Wyatt, la chitarra di Daevid Allen.
Insomma il 1967 fu un anno di interessanti esperimenti che servì ai Soft Machine per imporsi come gruppo atipico nel panorama della musica britannica, ma dobbiamo aspettare il primo disco ufficiale per parlare di fenomeno Soft Machine e la nascita "vera" della scuola di Canterbury. Anche se il peso di Hugh Hopper, come compositore dei pezzi migliori si fa sentire.
PRESENTAZIONE
Questo blog è dedicato agli amanti del genere progressive inglese normalmente chiamato Scuola di Canterbury.
This blog is dedicated to lovers of the genre called the Canterbury Scene.
We will make history, reviews, records, groups and musicians, do not miss the videos can be found on the web.
By breaking down the borders to explore what this school has spread to Britain, but also in the rest of the world.
Good reading, good listening and enjoy!
Faremo un po' di storia, recensioni, gruppi e personaggi, non mancheranno i video che si possono reperire sul web.
Apriremo le frontiere fisiche e temporali per esplorare ciò che questa scuola ha diffuso in Gran Bretagna, ma anche nel resto del mondo.
Buona lettura, buon ascolto e buona visione!
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venerdì 9 dicembre 2011
Soft Machine - At the Beginning
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